Pretzel buns
Si prospetta una serata tra amici o parenti e volete stupirli con le vostre abilità culinarie ma non sapete cosa preparare: i pretzel buns sono la risposta alla vostra voglia di sperimentazione!
Niente
piatti raffinati né complicati, perché divertirsi in compagnia significa
semplicità. Allo stesso tempo, però, non volete ricadere nella banalità di preparazioni
come la pizza o i classici hamburger che, per quanto siano sempre apprezzati,
non sono la ricetta innovativa e sorprendente che state cercando.
Se vi ritrovate in questa descrizione, continuate a leggere per scoprirne di più!
Cosa sono i pretzel e i pretzel buns?
Il pretzel
è un pane tipico delle regioni di lingua tedesca. A seconda di dove ci si trova
sono chiamati anche Brezel o Bretzel, Brezl, Pretzel, Pretzl, Breze, Brezn, Covrig o Laugenbrezel.
Si tratta di un filo di impasto intrecciato simmetricamente e cosparso di
granelli di sale grosso.
Con il termine bun, invece, si indica il panino per gli hamburger,
di forma tonda e molto morbido.
I pretzel buns, quindi,
sono dei pretzel a forma di pane per hamburger, che doneranno alla vostra
pietanza un gusto deciso e particolare.
Da tradizione i brezel vengono consumati con i
würstel e i crauti. Oggi, tuttavia, sono diventati tanto internazionali che è
possibile trovarli con accompagnamenti meno caratteristici delle terre
germaniche come insaccati e formaggio, a volte inseriti all’interno a mo’ di
panino.
Sono
state create anche versioni dolci, ricoperte di glassa o di cioccolato o fritte
e poi cosparse di zucchero.
La storia dei pretzel
Le origini dei pretzel sono controverse in quanto non sono mai state
ritrovate testimonianze riguardo la loro nascita.
Secondo una prima versione nacquero intorno al 610 in un monastero nel Nord Italia. I monaci davano i bretzel come premio ai bambini che imparavano a memoria i passi delle preghiere o del Vangelo. I tre buchi che si vennero a creare nella tipica forma di questo pane rappresenterebbero la Santa Trinità.
Il nome originale dei brezel sarebbe quindi pretiola, ovvero ricompensa, o brachiola, da brachium, il termine latino con il quale si indica il braccio e che deriverebbe dal fatto che l’intreccio del pane ricorderebbe delle braccia conserte.
Dall’Italia arrivarono poi in Baviera. All’inizio venivano consumati mezzi crudi ma poi, qui in Germania, un fornaio si addormentò durante la loro cottura e da questo momento si iniziò a cuocerli più a lungo.
Secondo un’altra
versione, invece, la forma del brezel deriverebbe dalla cultura celtica, dalle
opere d’arte realizzate con spighe di grano essiccate e intrecciate associate
alla fertilità primaverile.
Infine, un’ultima ipotesi afferma
che la nascita del pretzel vada ricercata nel Concilio di Lessines del 743. In esso si
vietò la produzione di prodotti da forno pagani nel periodo Pasquale in quanto
considerati contro la religione cristiana. Questi vennero così sostituiti dal
brezel, che iniziò a venire rappresentato in diverse opere. Vediamo, ad
esempio, Lotta tra Carnevale e
Quaresima di
Pieter Bruegel il Vecchio.
Leggende
Esistono anche diverse leggende riguardo la nascita dei pretzel.
In Svevia si narra che nacquero nel 1477 dopo che il panettiere di corte fu condannato dal sovrano per avergli fatto un torto. Prima dell'incarcerazione, però, gli venne data la possibilità di salvarsi se avesse cucinato una torta attraverso la quale il sole avesse brillato tre volte. La moglie piegò le braccia davanti allo sconforto del marito che non sapeva cosa preparare e questo diede all’uomo l’idea per i pretzel.
Secondo la versione diffusa in Alsazia, il fornaio si trovava già in prigione per aver insultato l’amante del sovrano. Per salvarsi gli fu data la medesima possibilità. Questo fu poi aiutato da un giovane ragazzo che, udendo i lamenti del prigioniero, strappò una sbarra di ferro della cella modellandola nella tipica forma dei pretzel dando l’idea al fornaio.
Diversa è la leggenda bavarese,
dove l’inventore dei pretzel viene riconosciuto in un panettiere che nel
febbraio del 1839 confuse l’acqua zuccherata, normalmente utilizzata per i
panini, con la soda caustica che era destinata alla pulizia delle teglie da
forno.
La nascita dei pretzel buns
I brezel sono molto popolari anche negli Stati Uniti ed in
particolare in Pennsylvania. È proprio alla città che dobbiamo il nome di
“pretzel” con la “p”.
Si dice che arrivarono per la prima volta nel 1620 a bordo della
Mayflower, una nave che trasportava pellegrini dall’Europa. Secondo altri,
invece, bisogna aspettare fino al 1710 con lo sbarco di immigrati tedeschi nel
continente.
Leggenda narra che proprio in Pennsylvania nacquero i bretzel
secchi, grazie ad un fornaio che nel 1861 infornò per sbaglio i panini una
seconda volta modificandone così la consistenza. Questa versione fu apprezzata soprattutto
per la facilità di conservazione, maggiore rispetto all’originale.
La popolarità di quello che negli USA è un vero e proprio cibo
da strada, è tanta che il sindaco della Pennsylvania istituí la giornata
nazionale dei pretzel che ricade nel giorno 26 aprile.
Oggi se ne possono trovare in diverse forme, come base per la
pizza o panino per hot dog ed hamburger. Proprio a questa nazione, infatti,
dobbiamo i natali dei pretzel buns.
Oggi sono infatti presenti nelle voci di famose catene ameericane come Red Robin o Wendy’s o Dunkin’
Donuts
Il brezel nella cultura popolare
Il brezel rappresenta
nella tradizione il mestiere del fornaio. Fu utilizzato ed è tutt’oggi usato
nelle insegne delle corporazioni e dei panettieri.
Similmente, è entrato a far parte
di alcuni modi di dire. In Baviera è utilizzato come metafora per un osso che
si rompe in seguito ad un incidente poco grave perché quando si cade si giace a
terra in posizioni contorte che ricordano quelle del pretzel. “Dare a qualcuno
un brezel” significa invece attaccare una persona verbalmente o fisicamente.
“Breznsoizer” è invece un termine della lingua bavarese che indica una persona che svolge lavori umili.
In svevo “prendere un pretzel in
faccia” equivale ad essere alticci o ubriachi.
Curiosità
Esistono due varianti leggermente diverse della forma dei prezel. In Baviera, Austria e Baden la base delle braccia è più in alto. In Svevia, invece, le braccia sono più sottili e con l’intreccio più in basso. L’arco superiore è più spesso ed è chiamato pancia o portento (rispettivamente Bauch e Ausbund).
Il più antico brezel mai trovato
risale al XVIII secolo, trovato a Ratisbona nel 2015. Durante gli scavi al
Donaumarkt furono rinvenuti i resti carbonizzati di una merenda costituita da
questo pane.
La ricetta dei pretzel buns
Ingredienti:
· 15g di burro o 12g di olio evo
·
4g di sale
·
2g di lievito secco o 6 di lievito di birra fresco
·
340g di farina 0
·
185ml di acqua
·
20ml di uovo sbattuto
·
25g di bicarbonato di sodio
Procedimento:
Impastate farina, lievito, burro e nel frattempo
aggiungete a filo l’acqua in due o tre volte.
Quando l’impasto si sta incordando aggiungete il sale. La massa deve risultare compatta e non eccessivamente morbida, come in foto.
Dividetela in sei palline, pirlatele chiudendole
per bene e posizionatele su una teglia ricoperta di carta da forno. Lasciate
lievitare per due ore e mezza in forno spento con luce accesa oppure a
temperatura ambiente aggiungendo però un’ora alla lievitazione.
A questo punto portate a bollore una pentola e versate
il bicarbonato. Abbassate la fiamma e cuocete ogni panetto venti secondi per
lato. Riponeteli sulla teglia.
Spennellate la superficie con l’uovo sbattuto e
incidetela a formare una croce. Infine, cospargetela con del sale grosso.
Cuocete i panetti a 220° in forno statico per
venti/venticinque minuti, girandoli dopo un quarto d’ora.
Lasciateli raffreddare e saranno pronti per essere
tagliati e imbottiti.
Idee e consigli:
I pretzel buns, come descritto sopra, sono una variante
dei panini per hamburger.
Come principale farcitura troviamo quindi la carne,
accompagnata da sottilette, verdure e salse, proprio come un panino americano,
in tutte le sue varianti possibili.
Se volete creare una versione milanese del pretzel
bun, potete inserire i mondeghili, dei quali lascio la ricetta qui.
Tuttavia, è possibile sostituire la carne con del
pesce o delle verdure o legumi, creando hamburger vegetariani.
Utilizzare del formaggio alla piastra, come del
tomino, o del tofu possono essere altre opzioni.
Vi lascio la mia proposta di pretzel buns. Io li ho
preparati con: tartare di salmone con olive nere, zucchine grigliate, pomodori
e maionese al peperoncino.
Il tutto accompagnato da patate al forno al rosmarino.
Insomma, sbizzarritevi con gli abbinamenti che più vi piacciono. Scriveteli qui sotto nei commenti!
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