Pepparkakor


Il Natale è passato e l’anno nuovo è arrivato. L’atmosfera delle vacanze, però, arieggia ancora nelle case e fra le vie. Negli ultimi giorni prima di ricominciare la routine frenetica, non c’è cosa migliore che prendersi del tempo per stare ai fornelli e cucinare con la calma. Ancora meglio se nel mentre si può viaggiare con la mente e sognare con la spensieratezza che solo le vacanze riescono a donare.

Questo è quello che questo articolo si propone di fare. In esso parleremo dei pepparkakor, i biscotti svedesi tipici delle vacanze natalizie.

 

Cosa sono i pepparkakor

I pepparkakor sono biscotti svedesi simili ai famosi omini di pan di zenzero. Si mangiano nel giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre, e si è soliti accompagnarli con il Glögg, il vin brûlé svedese.

Sono molto sottili, circa 30 millimetri, e si trovano in diverse forme, tra cui quella della capra di natale svedese. Ogni anno, infatti, nel centro della città di Gävle viene eretta un’enorme capra di paglia, simbolo del periodo natalizio.

 

Le origini dei pepparkakor

Peppar significa pepe in svedese, mentre kakor indica il biscotto. Nella ricetta moderna il pepe non figura tra gli ingredienti, ma lo troviamo in una versione risalente al 1444. Bisogna poi sottolineare che con il sostantivo “peppar” si indica anche più in generale un gruppo di spezie che sono contenute in questi biscotti.

 

Secondo la tradizione, i pepparkakor sono nati in Mesopotamia nel 1700 a.C. Più verosimilmente, però, sono arrivati in Svezia dalla Germania in tempi più moderni, grazie ai rapporti commerciali tra i due stati.

La prima prova della presenza di questi biscotti nella nazione risale al Trecento, sebbene la prima ricetta ritrovata in Svezia sia del Settecento. Soltanto con l’inizio del secolo successivo iniziano a venire associati al Natale.

 

Le pepparkakshus


I pepparkakor spesso si possono trovare sotto forma di casa. Le varie parti della casetta sono tagliate e create separatamente una volta steso l’impasto prima della cottura per poi essere incollate l’una all’altra con della glassa. Come i biscotti delle volte sono utilizzati come addobbi per l’albero, anche le casette sono generalmente una semplice decorazione. In Svezia è comune trovare in molti negozi, tra cui in Ikea, dei kit contenenti tutto il necessario per la loro realizzazione.

 

La tradizione di creare le pepparkakshus è però presa molto seriamente. Sono state istituite delle competizioni nella costruzione di queste casette di biscotto. Il Centro Svedese per l’Architettura e il Design di Stoccolma ha organizzato gare annuali a cui non solo bambini, ma anche architetti e designers hanno partecipato. Le più belle sono state poi esposte al museo di architettura di Stoccolma.

 

I pepparkakor: i make a wish cookies

I pepparkakor sono anche chiamati “make a wish cookies”. “Make a wish” si traduce con “esprimi un desiderio”. Secondo la tradizione svedese, infatti, bisogna porre un biscotto sul palmo della mano prima di mangiarlo, esprimere un desiderio e poi romperlo con l’indice o il pollice dell’altra mano. Se il biscotto si divide in 3 parti significa che il desiderio si avvererà. Ciò che viene espresso nella mente, però, non deve essere rivelato, proprio come quando si soffiano le candeline della torta di compleanno.

 

La differenza tra i pepparkakor e i biscotti di pan di zenzero

La differenza più grande tra i pepparkakor e i biscotti di pan di zenzero anglosassoni, sta nel gusto. I primi, infatti, risultano più speziati.

Anche a livello di consistenza e spessore ci sono delle diversità. Se i pepparkakor sono sottili e croccanti, i biscotti di pan di zenzero sono più morbidi e leggermente più alti.

I primi, inoltre, sono privi di glassa mentre i secondi spesso sono decorati con della ghiaccia reale.

Infine, se il tipico simbolo dei biscotti inglesi è il famoso omino di pan di zenzero, presente anche in alcuni film come Shrek, nei pepparkakor questo non accade. Si trovano infatti forme differenti come stelle, campane, fiocchi di neve e molte altre sempre riconducibili alla tradizione natalizia.

 
La ricetta dei pepparkakor

Preparare i pepparkakor è molto semplice. Il procedimento non varia molto dalla preparazione dei normali biscotti di frolla. Basta armarsi di tante spezie e voglia di divertirsi in cucina.

Potete trovare la ricetta dei pepparkakor qui.

 
Pepparkakor in tutto il mondo

I pepparkakor sono dei biscotti che ricordano il pan di zenzero. Ma non sono gli unici biscotti speziati del periodo natalizio. Dalla Svezia e il Regno Unito si arriva in Germania, dove si parla di lebkuchen. Se volete cimentarvi in tutte le versioni dei più famosi gingerbread cookies, non potete lasciarli da parte.

Il mix di spezie presente è lo stesso, sebbene in alcune ricette figuri anche l’anice stellato e la scorza di arancia. Si presentano tondi e, a differenza degli altri due, molto più alti e morbidi. Infine, a volte sono ricoperti di cioccolato o glassa.

 

Altre ricette natalizie

Se desiderate sperimentare in cucina qualche altra ricetta rimanendo sempre in tema natalizio, consultate il post precedente sul danubio dolce. Nell’articolo, oltre ad esso, troverete altri spunti ed idee sempre legate alla tradizione delle feste.

 

Auguro a tutti buona lettura e buon anno nuovo!

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