Le Chiacchiere di Carnevale
Dopo San Valentino arriva il Carnevale e con lui le immancabili chiacchiere!
Che cosa sono le chiacchiere?
Le chiacchiere di carnevale sono sfoglie fritte croccanti e
friabili.
L’impasto è composto da farina, burro, zucchero, uova e una
componente alcolica. Dopo averle tagliate a strisce, in alcune varianti vengono
annodate o ritorte su loro stesse per poi essere fritte. Infine vengono
cosparse con zucchero a velo, ma possono anche essere intinte nel miele, nel
cioccolato o bagnate con l’alchermes.
Le chiacchiere: un dolce direttamente dall’Antica Roma
Pensate che le chiacchiere vengono citate per la prima volta dal
romano Marco Gavio Apicio in un ricettario, il "De re coquinaria",
del I secolo d.C. Vennero da lui definite: "Frittelle di uova e farina
fritte nello strutto e tuffate nel miele".
In occasione dei Saturnali e Baccanali, due festività tipiche
dell’epoca, le donne romane cucinavano i “frictilia”. Quest’ultimi erano
dolcetti a base di uova e farina che venivano fritti nello strutto, il grasso
di maiale.
Dato che veniva realizzato in poco tempo e a basso costo, si
tendeva a prepararli in enormi quantità. Ne venivano fritti così tanti da
sfamare tutta Roma (letteralmente). Spesso infatti veniva distribuito per le
strade così che tutti potessero festeggiare.
A partire dal medioevo venivano preparate per le "feste dei
folli", ossia una festa in maschera. Con l’avvento del cristianesimo, le
chiacchiere sono diventate una vera e propria tradizione carnevalesca e
precedono il periodo di Quaresima.
La leggenda napoletana
La leggenda napoletana fa risalire le origini delle chiacchiere a Margherita
di Savoia.
La regina si trovava in compagnia di alcuni ospiti quando chiese
al cuoco di corte di cucinare qualcosa. Raffaele Esposito, di origine
napoletana, preparò dunque un dolce. Prendendo spunto dalla chiacchierata tra
Margherita e i suoi invitati, decise di chiamarlo “chiacchiera”.
Chiacchiere, frappole o crostoli?
Se a Milano le conosciamo come chiacchiere, in altre parte
d’Italia non è così.
A seconda della regione esistono almeno una trentina di modi: c’è
chi le chiama bugie, altri le conoscono come cioffe, altri ancora come crostoli,
frappe o frappole. E voi come le chiamate? Scrivetelo nei commenti!
Uscendo dai confini italiani e spostandoci in
Francia, le chiacchiere diventano le oreilletes (orecchiette) e i bugnes o
merveilles (meraviglie).
Oggi le chiacchiere sono preparate in moltissime
versioni: integrali, al cioccolato, in friggitrice ad aria. A seguito vi
propongo la ricetta di quelle al forno, una valida sostituzione se non si vuole
ricorrere al tradizionale metodo di friggitura!
La ricetta delle chiacchiere:
Tempo di preparazione: 60min + 15
min cottura
Difficoltà: bassa
Costo: basso
Vegetariano
Ingredienti (per 20 chiacchiere circa)
250 gr di farina ’00
35 gr di zucchero
2 uova medie
25g burro
3g lievito per dolci
½ bacello di vaniglia
1 pizzico di sale
Zucchero a velo q.b.
Procedimento:
Mescolare gli ingredienti
Mettete in una ciotola farina e lievito setacciati, zucchero e un pizzico di sale. Fate una conca e poneteci le 2 uova leggermente sbattute. Mescolate con una forchetta a partire dal centro verso l’esterno. Unite anche il liquore.
Aggiungete ora la vaniglia e il burro ammorbidito. Proseguendo con
le mani, impastate fino a quando non si forma una massa omogenea che si stacca
dalla ciotola. Formate una palla e avvolgetela nella pellicola. Lasciate
riposare per circa 30 minuti a temperatura ambiente.
Stesura con la macchina della pasta
Se possibile, è meglio stendere la sfoglia con la macchina della
pasta. In caso contrario, vi illustro più in basso come fare. Se avete la
macchina, dopo averla divisa e appiattita con le mani, datele una lunghezza di
circa 10-12 cm. Infarinatela e inseritela nella macchina con l’impostazione per
spessore medio.
Se la prima sfoglia è spessa e appiccicosa? È normale!
Infarinatela ancora, piegatela a metà e inseritela nella macchina. Ripetete
l’operazione ancora una volta. Infine impostate la macchina della pasta ad uno
spessore inferiore e proseguite a tirarla finché non è perfettamente liscia, uniforme
e sottile.
Stesura senza macchina della pasta
Vediamo ora come procedere senza macchina della pasta. Dividete
l’impasto in 3 e stendete una parte alla volta con il mattarello. Deve essere
il più sottile possibile. Ripiegate su sé stessa la sfoglia fino a renderla
omogenea. Questo passaggio è fondamentale se volete ottenere le bolle!
Formare le chiacchiere
Con una rotella smerlata, tagliate l’impasto ad ottenere dei
rettangoli medio-grandi. Poneteli su un piatto infarinati e distanziati (non
devono toccarsi tra loro). Potete anche effettuare due tagli interni per dare
la tipica forma delle chiacchiere.
Procedete fino a ultimare l’impasto.
Cottura
Innanzitutto preparate una pentola
d’acqua e mettetela sul fuoco. Dopodiché, una volta raggiunto il bollore,
immergete le chiacchiere fino a che non salgono a galla, ci vorranno pochissimi
secondi. Non mettetele tutte insieme, ma una o due alla volta.
Disponetele poi su una teglia rivestita di carta da forno e cuocetele in forno ventilato preriscaldato a 200° per circa 10-12 minuti, girandole a metà cottura.
Decorazioni
Una volta raffreddate è giunto il momento di spolverarle su
entrambi i lati con lo zucchero a velo.
Per una ricca merenda potete accompagnarle con il cioccolato fuso
o con il miele. Per i più grandi, invece, possono essere bagnati nel liquore
che più preferite.
Come conservare le chiacchiere
Per conservare le chiacchiere al meglio, sigillatele in sacchetti
di plastica per alimenti, facendo attenzione a non schiacciarle per non
rischiare di spaccarsi. In questo modo si conservano anche 5 – 6 giorni.
Non perdetevi i prossimi post per non smettere di viaggiare nello
spazio e nel tempo grazie al cibo. E leggete gli articoli precedenti per immergervi
nella cultura e nella tradizione italiana ed estera!
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